Sono passati ormai tanti anni e preso il coraggio, sento di doverla rendere pubblica perchè spero sarà d’aiuto a non far succedere più queste cose.
Questa è la storia della mia Asia e della sua malattia.
Stafforina nata nel 2003 e soppressa nel 2006.
Premessa: in questa storia non farò nomi ne di addetti ai lavori (come veterinari e comportamentalisti) ne tanto meno di allevatori perché sarebbe inutile….nessuno conosceva, nessuno sapeva e l’ignoranza si paga e si paga molto più caro di un test genetico.
Questo mio scritto non è per far nascere polemiche nei confronti di nessuno, ne tanto meno nei miei confronti, ormai è una storia che ho lasciato alle spalle ma sto ancora male quindi non infierite se secondo voi, in qualche punto della storia mi darete della superficiale ma il “travaglio” è andato avanti un anno e mezzo e le sofferenze patite ogni singolo giorno, a volte hanno dato dei momenti in cui uno perde anche le forze di pensare. Questo scritto ha il solo scopo di cercare di far capire quanto sia importante almeno AL GIORNO D’OGGI testare il proprio staffy per L2HGA e di quanto non sia impossibile che questa subdola malattia sia tanto vicino a noi e soprattutto ai nostri cani dato che i pedigree e gli antenati, parlano da soli.
E’ arrivata a casa come un dono prezioso, all’età di 7 mesi, un dono tutto per me da portarmi nella casa nuova, insieme ai miei rottweiler ormai già vecchiotti.
Nel vortice di questa esperienza ci siamo entrati in tanti tra cui il mio moroso, i miei suoceri che mi hanno accudito il cane nell’attesa dell’entrata nella nuova casa (la nuova casa Asia non l’ha mai vista), tanta gente, il popolo di internet di quegli anni, tanti allevatori e persone che ancora oggi conosco e apprezzo perché ognuno a modo suo mi ha aiutato e sostenuto dandomi forza.
In realtà il mio primo staffy e soprattutto il mio primo terrier. Grintosi, focosi, reattivi a volte anche un po’ nevrotici nei comportamenti….e chi lo sapeva? Io lo davo per scontato che era così.
L’unico cane con cui non ho ottenuto una condotta decente al guinzaglio, odiava qualsiasi cosa la frenasse e più il collare frenava e più i muscoli si irrigidivano e contraevano.
Probabilmente i sintomi li avrei avuti presto sotto gli occhi se solo avessi avuto più esperienza e conoscenza.
Capii verso l’anno e mezzo che c’era qualcosa che non andava quando una sera, casualmente è stato usato in modo scherzoso, per un minuto e niente più, un puntatore laser riflesso per tutto il giardino, la cagna se ne accorse e da quel momento in poi si mise ad inseguirlo senza mai più smettere. Naturalmente, vedendo il comportamento compulsivo, da quel momento niente più luci e riflessi nella sua vita onde evitare che l’atteggiamento si ripresentasse ma è inevitabile, il sole esiste.
Riportata a casa, da quel giorno stette a testa in su ad “acchiappare le mosche” per qualche settimana al ché mi venne subito da pensare ad un problema dato da noi, ossia il cane voleva attirare l’attenzione e noi guardandola glie la davamo. Così abbiamo interrotto con forti rumori bruschi il comportamento, funzionava!!! Lei tornava a guardarci e li la premiavamo.
Col passare dei giorni sembrò migliorare ma al primo abbaglio di luce passò da “acchiappare le mosche” a seguirle col naso a terra, come se stesse seguendo un’eventuale traccia lasciata da una preda. Nel giugno 2005 pensai che non eravamo in grado di gestire questa creatura da soli e andai da uno dei comportamentalisti più nominati in quel momento nel nord Italia. Spiegai la situazione, fece delle prove e constatò che non si trattava di un problema comportamentale ma riconduceva il comportamento nervoso al fatto che lei era stressata. Stressata da? Boh non si è mai capito…..e le sono stati somministrati i fiori di Bach, arrivando a dare combinazioni differenti, i primi tempi lei era più tranquilla ma la soluzione non erano certo i fiori, dopo 3 mesi la situazione si ripresentò e peggiorata, il cane inseguiva la traccia, leccava il pavimento, faceva i propri bisogni ovunque e se li mangiava.
In sostanza per cercare di cambiare completamente la situazione per vedere di non stressare il cane, siamo arrivati anche a farle cambiare ambiente, precisamente cambiare casa (è venuta a vivere da me per qualche mese). Ritengo che Asia abbia avuto sempre il necessario per essere decentemente felice: passeggiate, affetto, socializzazione con i simili e non, spazio ma non è stato abbastanza.
Insieme al mio veterinario abbiamo deciso di dargli del Clomicalm per vedere se poteva migliorare le condizioni di vita di questo cane, dato che i suoi comportamenti continuavano a peggiorare e il cane sbavava da quanto era concentrato a fare il suo rituale, sempre più nervoso e si dimenticava di mangiare…i suoi occhi diventavano sempre più strani, dallo sguardo assente, ogni tanto si fermava a guardare determinati punti del suolo….naturalmente non c’era niente di strano in quei punti, non mi sentiva più quando la chiamavo. Il mio cane era sparito, nel corpo di quel cane Asia non c’era più.
Leggi e informati, arrivai a scoprire che questi cani avrebbero potuto avere delle malattie ereditarie agli occhi (della malattia ereditaria neurologica L2HGA, non c’era niente di niente come tutt’ora del resto) e da lì chiesi al proprietario della cucciolata di Asia se avesse avuto ancora sott’occhio i fratelli di cucciolata per vedere se c’era qualche fratello che manifestasse gli stessi sintomi ma purtroppo erano andati persi i contatti, l’unica cosa che sono venuta a sapere è che la mamma quando si è risvegliata dal parto cesareo, non ha riconosciuto i piccoli e ad uno gli ha piantato un dente in testa, riportata la vicenda a più veterinari, tutti affermarono la stessa cosa: le probabilità che questo fatto fosse collegato al problema di Asia erano uguali a zero. Successivamente scoprii che quel cucciolo non era comunque Asia.
Mi venne il dubbio che il problema stava negli occhi e chiesi al mio veterinario un nome di un bravo oculista per cani.
Andai dall’oculista, fece ad Asia un ora di visita controllando anche il fondo dell’occhio. Tutto normale. Le ipotesi tra gli amici di forum avanzavano e si pensò ad un glaucoma. Seconda visita da un’ulteriore oculista sta volta uno dei migliori e sembrava che il caso fosse risolto con conseguente mio pianto liberatorio, in ambulatorio davanti al veterinario di quel momento e un amico che mi ha cortesemente accompagnata.
Apro una parentesi su di me e su chi è stato vicino al cane: io non lo auguro a nessuno di doversi trovare col proprio cane in quelle condizioni, è una sofferenza, tutti i giorni nei pochi momenti di lucidità che aveva, Asia mi sapeva riempire la vita come qualsiasi staffy sa fare, mi amava e contemporaneamente mi chiedeva aiuto, con il muso di un cane depresso e gli occhi persi nel vuoto, la zampa appoggiata sulla mia gamba e lei che piangeva….
L’oculista trovò una lesione impercettibile all’interno dell’occhio sinistro e ipotizzò che il problema non era lei che vedeva qualcosa di strano ma la lesione poteva essere dovuta ad un eventuale cimurro avuto in forma lievissima (naturalmente il cane era vaccinato) che ha lasciato questa lesione all’occhio e questo comportamento alterato definito “mini crisi epilettiche”. In sostanza la soluzione sarebbe stata dare al cane degli anti epilettici per tutto il resto della vita e il problema sarebbe passato…..ecco perché piangevo, mi sembrava tutto estremamente semplice dopo una già straziante vita fatta passare al mio cane.
La cura è stata Mysoline in quantitativi minimi e Eparmefolin per proteggere lo stomaco.
Inizia la cura e Asia il primo giorno esce di matto più del solito, attendiamo e l’effetto calmante non tarda ad arrivare….miracolo il dottore aveva ragione, Asia sembra quasi tornata normale, solo un po’ depressa, senza la voglia di giocare (e questo per uno staffy è grave).
Tutti i disturbi di un cane complessato non tardarono più di un mese a tornare, riprese e peggiorò: inseguiva la traccia, leccava il pavimento, sbavava, spandeva i propri bisogni ovunque e se li mangiava, aveva tremori agli arti e nei pochi momenti che non faceva queste cose, cominciò a leccarsi le zampe freneticamente e girava in tondo a volte mordendosi la coda.
Provammo a pensare che fosse un problema ormonale, andando anche un po’ alla cieca, la sterilizzammo per toglierci il dubbio….mi capitò per caso di incontrare una sensitiva che amava i cani, mi disse che il problema di Asia veniva fin da dentro la pancia della mamma (chissà forse l’unica che geneticamente parlando c’è andata più vicino).
Aumentarono le dosi di Mysoline fino poi ad aggiungere il Gardenale arrivando con i quantitativi massimi consentiti, naturalmente la storia straziante si ripeteva, straziava me e chi vedeva il cane in questo modo, lei dimagriva a vista d’occhio fino a deperire ormai fissava il pavimento (o il terreno) e sbavava anche mentre faceva pipì ed era inutile chiamarla, non sentiva, l’abbiamo tenuta anche intere giornate al buio ma ormai non centravano più i riflessi non c’entravano, aveva sempre meno momenti per noi e quando li aveva era nervosa e spaventata, noi impotenti davanti a lei senza sapere come rassicurarla, come calmarla, come farle vivere una vita dignitosa….e fortunatamente non ci ha mai fatto del male ma ci sarebbe arrivata in tempo breve, dato gli atteggiamenti che piano piano saltarono fuori.
Naturalmente alla storia del “probabile cimurro” ci siamo passati sopra dato il suo continuo peggioramento, il problema era neurologico e questo era un dato di fatto e cercare un neurologo non è stato affatto semplice.
Un mio caro amico mi disse: “Fino a che il tuo cane ti scodinzola vuole vivere” Asia smise anche di scodinzolare. Era arrivata ad una situazione limite, magra, sempre più nervosa e le sue feci ormai contenevano sangue e io ero sempre più convinta di aver sbagliato tutto e di aver fatto soffrire per un interminabile anno e mezzo il mio cane. Nel luglio 2006 venne soppressa in accordo col veterinario che seguì dall’inizio tutta la vicenda.
Questo è quel poco che mi ricordo di questa storia, in realtà è molto più lunga e più piena di persone incontrate nel cammino. Ora a voi la riflessione….traete voi la conclusione di questa storia e spero di cuore sia servita almeno a qualcuno per cercare di non ritrovarsi in questa situazione, come già detto io non lo auguro a nessuno.
Grazie per l’attenzione.

Tatiana Ferro
Autorizzo la diffusione di questa storia.

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